Gli intervalli e le triadi nella tonalità

Lezione di chitarra n° 1 di Luciano Ciamarone

Nell’introduzione a questa lezione abbiamo visto com’è nato il concetto di tonalità, abbiamo visto che per suonare ‘intonati’ nella tonalità, soltanto 7 note sono utilizzate, tutte le altre (le altre 5) finiranno per essere percepite ‘dissonanti’ se vengono suonate liberamente mentre tutti gli altri strumenti stanno suonando nella tonalità corrente.

Nelle prossime lezioni parleremo di Scale e Accordi che ci permetteranno di suonare realmente da soli o insieme ad altri; in questa importante lezione invece plasmiamo i mattoni che ci serviranno poi per costruire la nostra musica.

Dalla lezione precedente abbiamo imparato da dove vengono le note e abbiamo introdotto il concetto di ‘intervallo musicale’ concepito come ‘distanza in termini di frequenza’ fra due note consecutive. Oggi vediamo un po’ più da vicino questo importante concetto di intervallo musicale inserendolo nel contesto della Tonalità; successivamente cominciamo a capire perché gli intervalli musicali sono al centro della costruzione di scale e accordi.

Sappiamo dalla lezione precedente che una Tonalità prende il nome dalla nota che scegliamo di partenza e contiene le 7 note (tra le 12 disponibili nel sistema musicale occidentale) che rispettano questa distanza tra di loro:

1 Tono – 1 Tono – ½ Tono (un semitono) – 1 Tono – 1 Tono – 1 Tono – ½ Tono 

schema 1

ricordiamo anche che le 12 note possibili (nel sistema musicale occidentale) sono tutte spaziate tra di loro da un ‘semitono’ (½ Tono) e sono le seguenti:

Do, Do# (o Reb), Re, Re# (o Mib), Mi, Fa, Fa# (o Solb), Sol, Sol# (o Lab), La, La# (o Sib), Si

Applicando adesso lo schema 1 alla sequenza di tutte le 12 note possibili e partendo per comodità dal Do (in questo caso avremo tutte note naturali e cioè senza alterazioni) otteniamo le note costituenti la Tonalità di Do:

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che sono Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e Si. (e poi c’è il successivo Do della successiva ottava).

Sul pentagramma possono essere rappresentate così:

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Mentre in tablatura possono essere rappresentate così:

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A questo punto dovreste esservi accorti che un semitono corrisponde allo scarto di un tasto sulla tastiera della chitarra mentre un tono corrisponde allo scarto di due tasti, va da sé che un tono e mezzo sono tre tasti e due toni quattro tasti.

Abbiamo cominciato con il Do per cui la tonalità che stiamo considerando è la tonalità di Do dove la nota Do rappresenta il primo grado della Tonalità e viene chiamato Tonica.

Il secondo grado è il Re, terzo il Mi, quarto il Fa, quinto il Sol (il quinto grado si chiama Dominante), sesto il La e settimo il Si. Questi sono i gradi della Tonalità. Abbiamo detto che ognuna delle 12 note può generare la sua propria tonalità.

Per fare musica con le 7 (solo 7 !!! ) note di ogni tonalità si possono utilizzare scale e accordi.

Su ciascun grado (i gradi sono 7) di ogni tonalità può essere costruita una scala ed un accordo.

Quindi in ogni tonalità si possono utilizzare 7 scale e 7 accordi. Tutte le sette scale e tutti i sette accordi possono essere costituiti soltanto dalle 7 solite note che costituiscono la tonalità.

A questo punto potrete chiedervi: come fa ad esserci tanta variazione ‘musicale’ in una sola tonalità se le note utilizzate sono solo 7 ???

Giusta osservazione, la risposta risiede negli intervalli !!!

Se io suono prima un Do e dopo un Mi ho una percezione acustica ed emotiva totalmente diversa dal caso in cui suono prima un La e dopo un Do. Per favore provateci. Suonate questi due esempi a 60 bpm per esempio (che è un tempo di metronomo abbastanza lento)(il La lo potete trovare al quinto tasto della sesta corda).

Le tre note suddette Do, Mi e La appartengono tutte alla tonalità di Do che stiamo considerando come esempio ma il loro ordine di apparizione ha un effetto profondo sulla nostra percezione.

Questo accade perché l’intervallo che esiste tra Do e Mi è diverso dall’intervallo che esiste tra La e Do; e noi esseri umani (come detto nella lezione precedente) siamo sensibili agli intervalli, non alle singole note, in altri termini siamo sensibili ai salti di frequenza non alle frequenze pure statiche.

Abbiamo capito a questo punto che ciò che da’ tanta variabilità alla musica che si può creare in una sola tonalità, sono gli intervalli tra le 7 note che andiamo a suonare.

Il concetto di intervallo è ‘teoricamente’ svincolato da quello di tonalità, ogni volta che abbiamo due note, abbiamo anche un intervallo musicale.

Siccome però siamo interessati a studiare il sistema tonale della musica occidentale andiamo quindi a studiare gli intervalli all’interno della tonalità.

Con riferimento alla tonalità di Do che stiamo considerando, l’intervallo che esiste tra Do e Re è un intervallo di seconda, anche l’intervallo che esiste tra Re e Mi è un intervallo di seconda per cui i nomi degli intervalli non sono in alcun modo correlati con i ‘gradi’ delle note all’interno della tonalità, ad esempio un intervallo di seconda è anche quello tra Sol e La dove il Sol è il quinto grado della tonalità di Do e il La è il sesto grado, quindi nomi degli intervalli e gradi della tonalità sono due cose distinte. L’intervallo di seconda è l’intervallo di 1 Tono (corrispondente a due tasti sulla chitarra).

L’intervallo di terza può essere di due tipi: maggiore e minore. Gli intervalli che avete suonato prima sono intervalli di terza, l’intervallo tra Do e Mi è un intervallo di Terza Maggiore ed è pari a due toni ovvero 4 tasti di chitarra. Questo intervallo è caratterizzato da una sonorità ‘positiva’, ‘ottimistica’. Un intervallo di terza maggiore si trova ogni volta che abbiamo un intervallo di 2 toni quindi anche tra Sol e Si ad esempio, ecc.

L’altro intervallo che avete suonato prima, quello tra La e Do è invece un intervallo di Terza Minore , corrisponde alla distanza di 1,5 toni ed è caratterizzato da una sonorità un po’ più ‘malinconica’.

Gli intervalli di quarta e sesta sono caratterizati rispettivamente da una distanza di 2,5 toni (due toni e mezzo) e 4,5 (quattro toni e mezzo).

Un intervallo molto importante è quello che vale 3,5 toni e per esempio lo troviamo tra Do e Sol, questo intervallo si chiama intervallo di Quinta Giusta ed è il pilastro fondamentale dei Power Chord che hanno la tipica sonorità rock !

L’ultimo (anch’esso molto importante) intervallo che ci rimane da esaminare è quello di settima.

Anche l’intervallo di settima può essere maggiore o minore.

Due note distanti tra loro una Settima Maggiore possiedono una distanza di 5,5 toni e per esempio sono Do e Si. Per l’intervallo di settima conviene valutare la distanza tra la seconda nota e l’ottava della prima nota, quindi nell’esempio appena fatto invece di dire che la settima maggiore corrisponde ad una distanza di 5,5 toni tra la prima nota (Do) e la seconda (Si) conviene dire che c’è una distanza di mezzo tono (un semitono = un tasto di chitarra) tra la seconda nota e l’ottava della prima nota quindi tra Si e Do (il Do della successiva ottava). [L’intervallo di ottava lo abbiamo già esaminato nella lezione precedente ed è praticamente la distanza che sussiste tra due note con lo stesso nome ma frequenza multipla]

Un intervallo di Settima Minore corrisponde alla distanza di 1 Tono tra la seconda nota e l’ottava della prima nota (quindi tra la prima nota e la sua settima minore ci sono 5 toni), per esempio tra Sol e Fa c’è un intervallo di settima minore (il Fa dista un tono dal Sol dell’ottava seguente); cioè il Fa è la settima minore di Sol mentre (esempio precedente) il Si è la settima maggiore di Do.

Facendo un breve ripasso degli altri intervalli possiamo continuare a dire che per esempio il Sol è la quinta di Do, il Do è la terza minore di La e il Mi è la terza maggiore di Do.

Tutto questo vale indipendentemente dalla tonalità in cui ci troviamo perché si tratta della relazione tra due note qualsiasi.

Ovviamente caliamo adesso tutto questo discorso all’interno del concetto di tonalità e continuiamo a prendere come esempio la solita tonalità di Do.

Il primo grado della tonalità di Do è appunto il Do (la tonica), a partire da Do possiamo individuare l’intervallo di terza (adesso vedremo se maggiore o minore), l’intervallo di quinta giusta e l’intervallo di settima (adesso vedremo se maggiore o minore).

Le note della tonalità di Do sono Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e Si (basta poi non lo ripeto più, lo giuro), la terza di Do è il terzo suono dopo il Do, quindi il Mi; se andiamo a vedere quanti toni ci sono tra Do e Mi scopriamo che ci sono 2 Toni, quindi siamo di fronte ad un intervallo di Terza Maggiore, possiamo dire quindi che nella tonalità di Do (costruita secondo lo schema 1 delle distanze tra note) la terza costruita sul primo grado è una terza maggiore. Per costruire una terza minore (rispetto al Do) avremmo avuto bisogno del Mib (mi bemolle), ovvero della distanza di un tono e mezzo dal Do ma abbiamo visto che, costruendo la tonalità di Do con lo schema 1 , il Mib non appartiene a questa tonalità (apparterrà ad altre ma non a questa), quindi la terza minore sul primo grado di questa tonalità semplicemente non esiste.

Costruimo la quinta: il quinto suono (il quinto grado) è il Sol, la quinta non può essere maggiore e minore, è la quinta e basta.

Costruiamo adesso la settima: la settima è il Si, tra il Si e l’ottava di Do c’è un semitono quindi siamo di fronte ad una settima maggiore.

Sul primo grado della tonalità di Do quindi abbiamo un intervallo di terza maggiore, un intervallo di quinta giusta e un intervallo di settima maggiore, le singole note sono: Do, Mi, Sol, Si.

Le prime tre note costituiscono (pura nomenclatura) una triade mentre l’ultima nota (il Si) è la settima, le quattro note insieme (sempre pura nomenclatura) le chiamiamo accordo.

La triade può essere maggiore o minore e questa sua qualità la eredita dalla qualità omologa dell’intervallo di terza contenuto al suo interno. Di conseguenza sul primo grado della tonalità di Do abbiamo una triade maggiore (perché la terza è maggiore) e una settima anch’essa maggiore.

Adesso provate voi a costruire gli intervalli di terza, quinta e settima di tutti gli altri sei gradi della tonalità di Do (vi capiterà di non saper risolvere il settimo grado, è normale e poi vedrete il perché), di seguito vi do la soluzione ma non guardate …

Se avete problemi contattatemi qui …

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Soluzioni: dunque sul secondo grado della tonalità di Do abbiamo una triade minore e una settima anch’essa minore perché il Fa è la terza minore di Re (secondo grado della tonalità di Do), il La è la quinta giusta di Re e il Do è la settima minore del Re (perché il Re dista un tono dall’ottava del Do).

Anche sul terzo grado abbiamo una triade minore e una settima minore, infatti il Sol è la terza minore di Mi, il Si è la quinta giusta di Mi e il Re è la settima minore di Mi.

Sul quarto grado abbiamo invece una triade maggiore e una settima maggiore (come il primo grado), infatti il La è la terza maggiore di di Fa, il Do è la quinta giusta di Fa e il Mi è la terza maggiore di Fa.

Sul quinto grado si verifica un fenomeno unico all’interno della tonalità e cioè abbiamo una triade maggiore insieme ad una settima minore. Infatti il Si è la terza maggiore di Sol, il Re è la quinta giusta di Sol mentre il Fa è la settima minore di Sol. Abbiamo già detto che il quinto grado della tonalità si chiama Dominante ed in futuro capiremo meglio quanto sia importante.

Sul sesto grado abbiamo di nuovo una triade minore ed una settima minore: La, Do, Mi e Sol.

Sul settimo grado abbiamo un altro caso unico all’interno della tonalità: abbiamo una terza minore (Si – Re), una quinta ‘diminuita’ (sarebbe la quinta giusta abbassata di un semitono) (Si – Fa) ed una settima minore (Si – La). Questo accordo costruito sul settimo grado della tonalità lo lasciamo un attimo in stand-by perché rischia di complicare le cose a questo livello. Lo riprenderemo più in là nelle successive lezioni.

Abbiamo visto che data una tonalità, su ogni grado di questa tonalità è possibile costruire un accordo (fatto da una triade e una settima), vi dirò di più, su ogni grado della tonalità data, è anche possibile costruire una scala che contiene al suo interno tutte e sole le 7 note che appartengono alla tonalità, ma ormai voi sapete che l’essere umano non ascolta le note pure, ascolta gli intervalli tra le note pure e questo da’ senso alla costruzione di una scala per ogni grado della tonalità sebbene le note utilizzate siano sempre le stesse 7.

Infatti la scala costruita sul primo grado (così come il suo proprio accordo) conterrà un intervallo caratteristico di terza maggiore, uno di quinta giusta ed uno di settima maggiore (oltre ad altri).

La scala costruita sul sesto grado conterrà gli stessi inervalli caratteristici dell’accordo di sesto grado cioè una terza minore, una quinta giusta e una settima minore, e così via…

Nella prossima lezione parleremo appunto di scale mentre in quella successiva parleremo di accordi, scale e accordi costituiranno i materiali di costruzione fondamentali dei vostri pezzi.

Una doverosa annotazione: io fin qui l’ho fatta molto facile per una semplice questione di chiarezza ma tenete presente che vi sto omettendo delle cose (non vi sto ingannando vi sto solo rendendo la vita più semplice), al tempo giusto vi dirò alcune utili precisazioni, una cosa omessa (fra tante) è che utilizzando lo schema 1 stiamo costruendo tonalità maggiori, per costruire le relative tonalità minori abbiamo bisogno di un altro schemino e questo comporta la costruzione di altre strutture, inoltre si possono utilizzare altri schemini e i risultati possono essere ancora diversi aumentando di molto la complessità dei materiali costruttivi a nostra disposizione, l’importante però è sapere il principio costruttivo degli intervalli, delle scale e degli accordi, e questo principio costruttivo lo stiamo studiando, è questo l’importante, poi è solo una questione di cambiare lo schemino di partenza; quindi non vi preoccupate adesso delle altre cose che ci sarebbero da scoprire, rimanete concentrati su quello che è stato detto in questa lezione ed affrontate la prossima; semplicemente però sappiate che stiamo studiando le tonalità maggiori, tutto qui, le regole che valgono qui valgono anche altrove e voi dovete imparare le regole, per cui relax e andate avanti così !